Poesie, Aforismi, ... scritti (non solo) per Niccolò

  • Leggendo penso che sia Niccolò ormai maggiorenne che ci parla: L’Amore non svanisce mai

    La morte non è niente, io sono solo andato nella stanza accanto: Io sono io. Voi siete voi. Ciò che ero per voi lo sono sempre. Datemi il nome che mi avete sempre dato. Parlatemi come mi avete sempre parlato. Non usate un tono diverso. Non abbiate un’aria solenne e triste. Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme. Sorridete, pensate a me, pregate per me. Che il mio nome sia pronunciato in casa Come lo è sempre stato. Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza. La vita ha il significato di sempre. Il filo non è spezzato. Perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri? Semplicemente perché sono fuori dalla vostra vita? Io non sono lontano, sono solo dall’altro lato del cammino.

    Charles Peguy


  • Dolore e mare..... infinito.

    Il dolore lascia segni indelebili traccie sui volti umani che non si cancellano Una lacrima è uno spazio di cielo ancora umido di pioggia, liquido riflesso di un dolore che si aggrappa al cuore fino a consumarlo, goccia che il vento fa diventare cristallo,dove si raccolgono le parole che non sono mai state dette. una patina ben più densa di quella dei segni del tempo. La trovi nell'opacità dello sguardo in quella nefanda domenica di febbraio. Il dolore rende stanchi incapaci di lottare è un masso che pesa sulle spalle incurvate, di quell'uomo che non riesce a mettere un passo dietro l'altro e che si lascia cadere senza conforto sulla panchina di un giardinetto desolato di fronte al mare di Milazzo.

    Tiziano Genoni


  • Mi piace di te quello che altri non vedono, mi piace di te quello che lo specchio non può riflettere, guardare il tuo viso o i tuoi occhi non mi basta, guardare il tuo corpo è bello ma voglio anche la tua sostanza, leggere i tuoi pensieri e guardare i tuoi sogni, le immagini che hai nella testa e le sensazioni che nessuno sente, che nessuno pensa; di te, mi piace il tuo lato nascosto; di te, mi piace il mondo che hai dentro nel profondo.

    Ejay Ivan Lac


  • Pensando a Niccolò

    Signore delle cime (dedicata a Nonno Eraldo) Così d’improvviso ho capito qualcosa di quel pianto lassù certo la commozione, certamente un pensiero così bello da piangere…. così dolce, per piangere così. Così, d’improvviso ti ho rivisto bambina su per le voltoline: tu soltanto correvi ... Mentre il babbo metteva tanti piccoli passi per andare più in su, lentamente più su e sentiva passare i tuoi piccoli passi….. per volare cento passi più su. E così d’improvviso, quando abbiamo cantato, mi son messo a pregare con te: lascialo andare…. Signore, il suo passo malfermo… lascailo andare con un passo sicuro… lascialo andare per le tue montagne Signore E per sempre… Così.

    Ascoltavo Ravel, la sua “pavane” (dedicata a Niccolò) Cullavano le note piano piano la Nenia E e forte forte urlavano silenzi di pianto. Nella sempre tristezza: che gioia che gioia ripensare istanti, momenti… momenti, istanti, un attimo soltanto che non c’è non ci sarà più. La gioia la davi tu (ascoltavo Ravel: la sua “pavane”) per Niccolò adesso il piano più non suona se non una “pavana”. E la nenia si culla in preghiera


  • Ascolta il vento riempirà i tuoi occhi. Ascolta il mare cullerà i tuoi sogni. Ascolta i nostri sussurri inventeranno ogni giorno una ninna nanna per te

    Anonimo amico di Niccolò


  • Non fermarti a piangere sulla mia tomba Io non ci sono Io non dormo Sono i mille venti che soffiano nel cielo Sono il bianco splendore della neve Sono il sole sul grano maturo Sono la pioggia gentile d’autunno Quando ti levi al mattino taci Io sono il rapido fremito d’ali di silenziosi uccelli che s’alzano in volo. Sono la delicata stella che brilla la notte. Non sostare accanto alla mia tomba A piangere Io non ci sono Io non sono morto

    Padre Alberto

    Vorrei attraversare ogni deserto con te, e andare sulla cima del ghiacciaio più alto Con te vorrei navigare nell’oceano più grande e volare nei cieli di paesi lontani Ora le mani cercano il calore del fuoco mentre tu mi guardi e stringi le mie dita I tuoi occhi sorridono. E non esiste un viaggio più bello

    LunAmare di Teresa Ferretti


  • Una sera di sole

    In una sera di sole sotto l’azzurro del cielo Sotto le gemme fiorite di un robusto castagno, me ne stavo seduto nella polvere del cantiere. E’ un giorno come ieri, un giorno come tanti. Bellissimi gli alberi fioriscono Nella loro legnosa vecchiaia, così belli Che io quasi non oso alzare gli occhi Lassù, al loro verde splendore. Un velo tessuto d’oro solare A un tratto fa trasalire il mio corpo Mentre il cielo mi lancia un grido azzurro, e certo, ne sono sicuro, mi sorride. Ogni cosa fiorisce e senza fine sorride. Vorrei volar, ma come, ma dove? Se tutto è in fiore, oggi mi dico, perché io non dovrei ? E per questo resisto!

    1944, Un bambino anonimo del campo di Concentramento di Terezin (Praga)


  • Con affetto

    Lo rivedo ancora, una domenica di ottobre vivace puttino dai capelli d'oro fugace raggio di sole in groppa a Barbablù.

    Lella Oresti Abbenante


  • Meravigliosa scintilla di luce vera, piccolo frammento del nostro infinito, fragile tenero dolce corallo, sradicato dalla sabbia del tempo. Il cielo ieri ha pianto tanto trattenendo in ogni sua goccia il tuo morbido viso fermatosi nell'eternità. Gli occhi puri, coperti da palpebre di marmo, come pallide nuvole leggere, e i fini capelli d'oro adagiati per sempre sopra un sogno, come sottili fili di sole. Piedini mobilissimi e manine sempre pronte ad accogliere tutto il mare possibile, e tanto coraggio dentro per rasserenarci e gioire. Una bianca coltre di legno, debole confine fra la vita e la morte ti separa da tutti noi, ma le nostre anime sono ormai tutte impregnate dal ricordo dei tuoi occhi. L'angioletto dai capelli gialli del nostro condominio sarà tra noi per sempre!

    Ciao piccolino


  • Ciao fratellino nostro

    A Niccolò Ti abbiamo voluto tanto bene e ancora te ne vogliamo perché niente è cambiato e perché sei stato, anzi continui ad essere il nostro grande amico. Ci sentivamo vicini a te quando giocavamo, quando andavamo al circo o al cinema, quando nuotavamo schizzandoci e spruzzando acqua fra le onde. Eri tanto dolce e sembravi un angelo anche mentre facevi i capricci e le bizze. Spuntavi da tutte le parti in silenzio ed all'improvviso a rallegrare le nostre giornate, a non farci pensare ai compiti. E noi ancora adesso aspettiamo di sentire bussare ai vetri della nostra porta e vederti correre con il pigiamino a quadretti e cantare e ballare ad una battuta di mani. Sei riuscito con le tue corse e la tua felicità ad arrivare sin dentro al nostro cuore e a restarci per sempre.

    Ruben, Malik, Nellino


  • Ciao Nicco

    E’ nato un angelo biondo, si è sollevato da questo martoriato mondo. In una fredda, ma luminosa domenica di febbraio, nessuno pensava di dover cadere nel buio. Nicco giocava tranquillo e sereno, ignaro del male che gli scoppiava nel seno. Un urlo, una corsa affannata in ospedale, nulla è servito a fermare quel male. Sembrava dormisse, sotto quel caschetto biondo, mentre amici e parenti gli piangevano intorno. Due genitori stupendi, una coppia esemplare, su tutti i suoi problemi, sempre montagne d’amore. Un gesto spontaneo, un atto d’amore, qualcosa di Nicco, a chi soffre donare. Due occhi luminosi, una corsa nel tempo che vola, a spegnerli è bastata la burocrazia da sola. Nel cielo il sole che splende, sul mare una barca, ancora una volta l’estate che avanza. Non sarà più lo stesso, non sarà sempre uguale, per il nostro condominio una ferita mortale. Correte bambini, ricominciate a giocare, nel ricordo di Nicco nella sua nudità, perché sia di insegnamento a noi tutti, come espressione più alta della nostra e della sua eterna … libertà !

    Vladi